La Festa della Repubblica è una
data significativa del nostro paese. La prima celebrazione di questa festa è
stata il 2 giugno 1948, a due anni di distanza dalla scelta referendaria dei
cittadini tra Repubblica e Monarchia.
A seguito del referendum del 2
giugno 1946, avvenuto per la prima volta a suffragio universale e al termine
della II Guerra Mondiale, i cittadini italiani con 12.717.923 voti preferirono
la forma di Stato repubblicana contro la forma di stato monarchica (voti 10.719.284).
Tale scelta ebbe come diretta conseguenza l'esilio dei monarchi di casa
Savoia.
Le celebrazione principale
avviene a Roma con la deposizione di una corona d'alloro davanti all'Altare
della Patria e una parata militare che percorre la via dei Fori Imperiali e
cerimonie avvengono altresì in tutto il nostro paese.
Questa festa rappresenta uno dei
simboli patri per i cittadini italiani con:
- la Bandiera d'Italia, bandiera nazionale tricolore verde, bianca e rossa,
- l'Emblema della Repubblica Italiana,
- il Canto degli Italiani o Canto Nazionale conosciuto anche come Fratelli d'Italia scritto da Goffredo Mameli e musicato da Michele Novaro (canto del periodo risorgimentale).
Si può affermare che il 2 giugno
rappresenta con questa preferenza istituzionale la nascita della nazione in una
nuova veste.
Si riportano, di seguito, alcuni
articoli della Costituzione della Repubblica Italiana:
Art. 1 - L'Italia è una
Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo,
che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Art. 12 - La bandiera della Repubblica
è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali
dimensioni.
Art. 139 - La forma repubblicana
non può essere oggetto di revisione costituzionale.
Si invitano gli studenti
attraverso riflessioni, dibattiti e giornate di studio ad approfondire tale
tematica e a cogliere tramite le feste celebrative nazionali, l'importanza che
esse rivestono nel contesto attuale.
Riferimenti:
Costituzione della Repubblica
Italiana
a cura di Loredana Toppino
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