"Guarda me come in uno specchio, io ce l'ho fatta"
Sullo sfondo della serata-evento “Eravamo vive-Non una di meno”, la luce della rinascita illumina una platea rigogliosa, unita, commossa.
Una frase semplice ma dal significato portentoso.
Giovedì 28 Novembre il CPIA di Asti si è dimostrato, per il quarto anno consecutivo, la cornice perfetta di un prezioso momento di condivisione e riflessione su un tema importante, ancora pericolosamente al centro della cronaca mondiale.
E’ uno dei molti momenti che docenti e studenti dei corsi serali di CPIA e Castigliano si impegnano a costruire insieme, per creare un ponte tra i banchi di scuola ed il mondo, per riflettere e ricordare, consegnando alla memoria il significato più autentico del verbo, “riportare al cuore”.
In un clima di totale e accorata partecipazione, immagini e parole si susseguono sullo schermo, sono un grido di denuncia contro ogni forma di violenza sulle donne.
E’ il ritmo di una chitarra che le accompagna, con le note della struggente Halleluja di Cohen.
Alessandro Monticone, studente del II modulo del percorso serale di manutenzione e assistenza tecnica, voce e chitarra dell’intera serata, è il sapiente produttore di quella musica, dolce sottofondo di parole taglienti, che raccontano sentenze offensive per la dignità femminile e storie di donne vittime di violenze e soprusi.
Salgono in cattedra studenti ed ex studenti di CPIA e Castigliano. Nessun docente, questa volta sono loro a voler parlare, intonando un coro contro la violenza di genere, che nasce da un progetto appassionato, costruito per settimane.
Si tratta di un progetto interamente pensato ed organizzato dagli studenti, coordinati da Piera Medico (docente di lettere al CPIA),Chiara Pellegrino (docente di lettere all'I.I.S Castigliano) e Mario Malandrone (docente di matematica al CPIA).
La serata è il prodotto di un intenso lavoro di gruppo. I corsisti hanno approfondito l’argomento attraverso documenti storici, articoli, notizie relative ad eventi lontani e vicini nel tempo, nonchéracconti di esperienze di vita. Hannoselezionato materiali, musiche e canti, producendo, infine,video e testimonianze che, in forma rigorosamente anonima, si sono impegnati ad interpretare in letture commoventi.
Ospiti esterni, alcune realtà che si occupano di contrasto alle discriminazioni: Non una di meno Asti, con Mariangela Savoca e Rosa Paniate, la giornalista Laura Nosenzo, curatrice del sito SOS DONNA, punto di riferimento per le donne che scelgono di parlare e reagire, Cesare Quaglia, portavoce del progetto di cooperazione in Casamance (Senegal) del Comune di Asti e CPAS “Rafforziamo le donne contadine” (un progetto concreto di formazione per donne, che vede tra i partner anche il CPIA di Asti).
Fondamentale il contributo dell’ISRAT, imprescindibile presenza alle iniziative organizzate nell’ambito dei corsi serali. E’ la ricercatrice Nicoletta Fasano ad intervenire, raccontando ne “La memoria che resta: la resistenza taciuta delle donne”, il tema della violenza subita dalle donne della Resistenza, l’orgoglio e la dignità di quelle donne che seppero ricostruire un paese nonostante tali violenze.
E’ una dignità che gli studenti dei serali conoscono bene, loro che vivono ogni giorno la fatica di ricominciare, ricostruire, resistere.
A chiudere la serata-evento è infatti un video che raccoglie i loro pensieri contro la violenza sulle donne, sulle note di “Everybreatheyou take” dei Police.
Sullo schermo compaiono parole di incoraggiamento, di denuncia, di solidarietà, sintesi perfetta di un progetto condiviso ed intenzionato a restare sempre aperto.
“Perché non sia più, mai più”.
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