Anche per gli studenti del percorso serale dell’IIS Castigliano di Asti è terminata la maturità 2020, tappa conclusiva di un anno ricco di emozioni intense e senza precedenti, tutte racchiuse negli occhi di chi, nonostante tutto, ha tenuto lo sguardo fisso sul traguardo, fino alla fine.
I voti conclusivi sono soltanto una delle dimostrazioni del grande impegno dei corsisti del percorso serale: un percorso fatto di passione e tenacia, scelta consapevole di chi decide di darsi un’altra opportunità, sfidando il tempo e vincendo ogni giorno, fino a raggiungere la meta più ambita: il diploma.
Babio Abiba 90/100, Johnbull Divine 90/100, Stati Lorenzo 90/100, Lazzaro Rita 91/100, Mesiano Dino 92/100, Pitrelli Salvatore Vito Gianluca 92/100, Barravecchia Manuela 92/100 Ravina Giada 98/100, Romanisio Fabiana 98/100.
Sono solo alcuni tra i migliori risultati degli studenti dei corsi serali “Manutenzione e assistenza tecnica” e “Tecnico dei servizi socio sanitari”.
Quest’anno il punteggio massimo, 100/100, è di Omaima Zouhair, classe 2000, studentessa del corso di “Tecnico dei servizi socio sanitari” che, grazie al diploma, finalmente potrà iscriversi all’università e coronare il suo sogno: lavorare nell’ambito sanitario.
Da sinistra Omaima Zouhair, Giada Ravina |
Tutti noi condividiamo l’emozione dei nostri studenti, che hanno incarnato in pieno lo spirito del percorso serale del Castigliano: non lasciarsi vincere da occasioni mancate e credere fermamente nell’idea che non esista un tempo giusto per raggiungere un obiettivo, ma solo la volontà di farlo e la tenacia di perseguirlo.
E’ questo il serale del Castigliano da oltre 10 anni: una scuola che è officina di sogni e progetti, presidio di inclusione e condivisione, laboratorio permanente di formazione ed apprendimento, dove la curiosità è il motore della conoscenza, solida base per acquisire le competenze necessarie per proseguire gli studi, migliorare la propria posizione occupazionale o entrare nel mondo del lavoro.
In bocca al lupo ai neodiplomati!
Ad maiora semper.
a cura di Chiara Pellegrino